Con l’introduzione del Decreto Ministeriale n. 256 del 10 luglio 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha stabilito nuove condizionalità per le imprese energivore. Si tratta di un importante passo verso l’adozione di soluzioni di efficienza energetica e la promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili. Di seguito vediamo quali sono le novità principali e i nuovi obblighi.

Interventi per le Imprese Energivore

L’ENEA ha recentemente pubblicato un elenco (non esaustivo) delle tipologie di interventi di efficienza energetica da includere nelle diagnosi obbligatorie. Questo strumento rappresenta una guida utile per orientare le imprese verso l’attuazione di interventi che possano contribuire a migliorare l’efficienza energetica dei loro processi produttivi.

L’elenco si suddivide in due tabelle principali:

  • Tabella A1: elenca gli interventi per aree o famiglie omogenee (come ad esempio quelli relativi all’aria compressa, al freddo di processo, ecc.) e per sotto aree specifiche.
  • Tabella A2: include gli interventi associati alle specifiche linee produttive, identificati per codice ATECO e suddivisi per sotto area, suggerendo potenziali miglioramenti nelle operazioni aziendali.

Le Condizionalità Green: Le Tre Opzioni per le Imprese Energivore

Le imprese a forte consumo di energia, oltre all’obbligo di effettuare la diagnosi energetica, dovranno rispettare almeno una delle seguenti condizionalità green per ogni anno di fruizione delle agevolazioni, introdotte dal Decreto del 10 luglio 2024:

  • Attuazione degli Interventi di Efficientamento Energetico: Le imprese dovranno realizzare gli interventi individuati nella diagnosi energetica, a patto che abbiano un “tempo di ritorno” inferiore ai tre anni e che l’investimento sia proporzionato al valore delle agevolazioni ricevute.
  • Uso di Energia da Fonti Rinnovabili: Le imprese dovranno coprire almeno il 30% dei consumi energetici con fonti che non producono emissioni di carbonio.
  • Investimento nella Riduzione delle Emissioni di Gas Serra: Almeno il 50% del valore dell’agevolazione dovrà essere investito in progetti finalizzati alla riduzione delle emissioni di gas serra, contribuendo a un abbattimento significativo dell’impatto ambientale.

Come Possono Adeguarsi le Imprese

Per le imprese energivore, il rispetto di queste nuove norme sarà fondamentale per continuare a beneficiare delle agevolazioni tariffarie.
Nel caso della revoca delle agevolazioni disposta da CSEA a seguito dell’accertamento dell’inadempimento degli obblighi previsti dal presente decreto, l’impresa energivora è tenuta a rimborsare l’intero importo delle agevolazioni percepite per il periodo di mancato adempimento degli obblighi, salvo quanto previsto nei seguenti casi:

  • per la mancata effettuazione degli investimenti per gli interventi di efficientamento energetico, l’impresa è tenuta al rimborso di una somma pari al doppio del costo dell’intervento, nel limite dell’agevolazione percepita nell’anno di competenza;
  • con riferimento al mancato adempimento degli obblighi relativi all’uso di energia da fonti rinnovabili, l’impresa è tenuta alla restituzione del 50% dell’agevolazione percepita qualora abbia raggiunto, su base annua, una copertura del proprio fabbisogno complessivo da energia da fonti che non emettono carbonio uguale o superiore al 25%;
  • con riferimento agli obblighi di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, l’impresa è tenuta alla restituzione del 50% dell’agevolazione percepita qualora abbia raggiunto un valore di emissioni inferiore al valore maggiore tra il 110% del parametro minino indicato all’art. 6, comma 1, e il parametro massimo.

Tra le principali azioni che le aziende dovranno adottare:

  • Valutazione approfondita della diagnosi energetica per identificare interventi a breve termine che possano garantire il rientro economico in meno di tre anni.
  • Pianificazione di strategie per l’aumento della quota di energia rinnovabile nei processi produttivi, favorendo l’adozione di tecnologie come l’energia solare, eolica o idroelettrica.
  • Sviluppo di progetti innovativi per la riduzione delle emissioni, con particolare attenzione all’adozione di soluzioni di cattura e stoccaggio del carbonio.