Molte persone si stanno informando su come riqualificare dal punto di vista energetico la propria casa sfruttando le detrazioni fiscali al 110%, o meglio il Superbonus 110%, e la possibilità di cedere il credito.
Già abbiamo parlato del Superbonus 110% e di come funziona la cessione del credito, abbiamo visto i decreti attuativi per i requisiti tecnici e per l’asseverazione e quali siano i massimali di spesa degli interventi trainanti.
Nelle prossime settimane approfondiremo maggiormente l’argomento, ma in questo articolo vogliamo rispondere alle domande che molti lettori ci hanno rivolto…“ma nella pratica, che bisogna fare per ottenere il Superbonus 110%? Quali sono i passaggi? Posso fare da solo o devo rivolgermi ad un consulente?”
Effettivamente, tra decreti legge, decreti attuativi, guide e news, si corre il rischio di confondersi e di non capire da dove iniziare; e allora cerchiamo di fare chiarezza su quali siano i passaggi schematici da seguire per ottenere il Superbonus 110%.
Adempimenti preliminari per il Superbonus 110%
Prima di tutto, per usufruire della detrazione fiscale al 110% bisognerà:
- Commissionare l’esecuzione di un Attestato di Prestazione Energetica (APE) a un tecnico abilitato (ingegnere, architetto o geometra).
Nel caso di un Condominio, bisognerà convocare l’assemblea per deliberare l’esecuzione della Diagnosi Energetica del’immobile (DE), dell’APE del condominio e delle singole unità abitative. - Disporre dei dati generali e catastali dell’immobile o nel caso commissionare un tecnico per il reperimento di tali dati, accertandosi, peraltro, che la situazione edilizia dell’immobile sia regolare e conforme alla legge in materia.
A questo punto sarà possibile proseguire in due modi: in autonomia, seguendo direttamente le procedure e affrontando i costi o, in alternativa, incaricando un “General contractor”, un unico consulente che si occuperà di seguire tutti i passaggi fino alla realizzazione dei lavori, sostenendo direttamente i costi e recuperando la spesa con l’acquisizione del credito.
Procedere in autonomia
Nel primo caso, se sei pronto ad affrontare costi e procedure dovrai:
- Avvalerti di un tecnico specializzato che si occupi della progettazione degli interventi e ti aiuti a produrre tutta la documentazione tecnica necessaria per l’accesso alle detrazioni.
- Individuare una o più ditte qualificate a cui appaltare le opere per l’esecuzione degli interventi. accertandosi che tutti i lavori siano certificati e regolarmente fatturati.
- Presentare tutta la documentazione, raccolta e prodotta, a un istituto di credito per avviare la pratica di finanziamento e cessione del credito, nel caso non si vogliano impiegare risorse proprie, o di sola cessione nel caso si disponga della liquidità necessaria per gli interventi.
Affidarsi ad un General Contractor
Nel secondo caso, invece, si percorre la strada più semplice, quella di affidarsi ad un consulente.
Una volta effettuata l’APE (per i Condomini anche la Diagnosi Energetica dell’immobile) e reperita la documentazione catastale dell’immobile, bisognerà contattare un General Contractor disponibile ad accettare la “cessione del credito d’imposta”, derivante dalla realizzazione di interventi di riqualificazione energetica.
Sarà il General Contractor stesso a:
- verificare il possesso dei requisiti oggettivi e soggettivi per l’accesso ai meccanismi incentivanti;
- ipotizzare gli interventi da realizzare e i requisiti tecnici da rispettare per beneficiare delle detrazioni fiscali;
- definire il quadro economico dell’intervento e il finanziamento dello stesso;
- appaltare le opere per l’esecuzione degli interventi a ditte qualificate;
Occuparsi direttamente delle procedure non è difficile, ma richiede molto tempo e attenzione per seguire tutti gli aspetti, parlare con gli uffici e i tecnici, supervisionare la ditta incaricata per i lavori e risolvere eventuali problemi.
Inoltre, bisogna interessarsi direttamente dell’aspetto finanziario, accollandosi direttamente le spese per i lavori o l’eventuale finanziamento. E’ importante effettuare correttamente tutti gli adempimenti ed evitare il rischio che, per qualche errore, la domanda di accesso al bonus venga rifiutata: in questo caso non potreste recuperare le spese sostenute per i lavori.